Il libro
Questo libro è per
persone che si fanno domande e che cercano risposte. Persone che non si
accontentano di scontate situazioni o di facili ottimismi.
Il pensiero dell’autore
è chiaro: chi legge ti dedica del tempo, viene a casa tua, viene a trovarti.
Michele Malanca considera l’attenzione di un lettore come un privilegio.
Sentire che qualcuno
prova gratitudine per quello che hai scritto è il massimo delle soddisfazioni,
niente ti ripaga più di un: “Grazie per avermi fatto compagnia, grazie per
avermi raccontato la storia di Andrea o Arnoldo, grazie per avermeli fatti
conoscere”.
La raccolta si compone
di cinque racconti, scritti di getto, meditati per anni.
“I libri di Michele Malanca sono un prolungamento della realtà. Sono una
vibrazione nella piatta quotidianità, una piccola rivincita di personaggi che
incontriamo ogni giorno per strada, negli uffici, ovunque. I personaggi che ci
dona sono personaggi “fuori procedura” che si mettono in discussione e sebbene
abbiano tutti due occhi, hanno tantissimi sguardi.”
(dalla Postfazione di Dorine Shkreli).
Invito alla lettura
Nel pieno della generazione
me, dove tutto è autobiografico (si pensi ai social network) e dove si fa a
gara per postare l’ultimo selfie, negli anni in cui sembra che basti
trascrivere la propria esistenza per creare un romanzo autobiografico destinato
a diventare un sicuro best seller, leggere il Malanca è come rinfrescarsi ad
una sorgente di montagna dopo una lunga escursione.
Significa, cioè,
riprendere contatto con la realtà e riscoprire il piacere della lettura, sia
come momento di arricchimento e riflessione e sia come diletto.
E anche Dorian Gray,
nell’era del narcisismo, ringrazierebbe. ammoniva il grande Francesco Bacone
nei suoi Saggi: “alcuni libri vanno assaggiati, altri inghiottiti, pochi
masticati e digeriti”. Le opere del Malanca rientrano nell’ultima categoria.
Breve sinossi
A distanza di sei anni
dalla pubblicazione di “Fuori Procedura”, esce “Storia di Andrea Pagani e altri
racconti” (Edizioni Progetto Cultura, Roma, 2019). L’autore ritorna al genere
del racconto, sicuramente il più utilizzato dal Malanca. Come mai?
Lo spiegano le sue
stesse parole: “Il racconto permette una trama lineare, senza gli intrecci tipici
dei romanzi; allora è possibile concentrarsi sul rapporto con i lettori, si
prova ad immaginare i loro pensieri mentre leggeranno le storie”.
Si tratta di cinque
racconti, uno definibile come lungo (Storia di Andrea Pagani) e gli altri
brevi.
I racconti presentano
sicuramente elementi in comune ma godono di forti connotati di autonomia.
Cominciando dal primo
lavoro, Burocrazia ospedaliera, si potrebbe pensare che il protagonista sia il
tema della pubblica amministrazione, caro all’autore fidentino. In realtà,
almeno questa volta, non è così. Trovano invece spazio altri due argomenti; il
significato del vivere, tema anch’esso non nuovo, e la delicatezza dei
sentimenti. Ne risulta un racconto che porta il lettore in attesa fino
all’ultima riga, risolto poi da un elemento surreale.
La seconda storia,
L’ultima volta, è forse un racconto unico nel repertorio del Malanca.
Difficilmente confrontabile con i suoi precedenti lavori, l’autore riesce a far
entrare il lettore in punta di piedi e poi a coinvolgerlo fino ad abbracciare
la giovane protagonista. La storia risulta commovente fino a quando un finale
di una creatività surreale e straordinaria non riporta il sorriso al
personaggio principale. E al lettore.
Si passa poi al lungo
racconto Storia di Andrea Pagani. Nella storia, si ritrova ancora il tema della
burocrazia che però non è la protagonista. Il Malanca insiste infatti sui temi
dell’esistenza, questa vita che sembra portata via dall’avarizia del tempo.
Cosa resterà dopo ognuno di noi? Sarà la vittoria dell’oblio? Il valore del
tempo dipende da come lo viviamo, sembra suggerire lo scrittore. E il finale,
ancora una volta, è tutto da leggere.
I due brevi racconti che
concludono la raccolta, rappresentano l’esordio di un nuovo personaggio,
Arnoldo. Certamente simpatico, a volte potrebbe sembrare un tipo furbo, che
vuole approfittare della situazione. Ma è proprio così? Forse Arnoldo è solo
alla ricerca di quel riscatto che la sua posizione, economica più che sociale,
non gli permette affatto. Ed ecco che allora i suoi goffi tentativi si
tramutano in veloci ritirate o in disastri irrimediabili. Anche in questo caso,
l’elemento del surreale, renderà ogni storia più leggera e anche divertente.
Storie diverse quindi,
con le quali l’autore, con l’umiltà che lo contraddistingue, propone temi, pone
delle domande e prova a suggerire, senza mai forzare la penna, le risposte. E
il lettore vorrebbe andare avanti, attende con ansia la risoluzione della
trama, e proprio sul più bello, quando magari immaginava tutt’altro, ecco la
svolta, surreale, o anche realistica, che chiude la storia.
Le illustrazioni
Le illustrazioni che
corredano il testo sono di Federico Bertozzi.
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Il libro a casa tua!
Il libro è acquistabile, in versione cartacea e
digitale, nelle principali librerie online:
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Il libro è disponibile anche in formato PDF al
seguente link:
"Storia di Andrea Pagani e altri racconti".
Presentazioni del libro
La prima presentazione del libro è avvenuta Domenica
19 maggio 2019 presso l’AUDITORIUM della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di
Fidenza.
Si è svolta inoltre una seconda presentazione Domenica
18 agosto 2019 presso l’Antica Libreria Savi di Pontremoli (Massa).